IL GOVERNO DELLE BOTTE

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Sette luglio 2010: in una Roma resa invivibile dal caldo afoso, sotto un cielo insolitamente plumbeo, si apre una delle giornate più tristi di questa drammatica legislatura, che proseguirà, poco dopo, nell’Aula di Montecitorio, dove l’aria condizionata non basta a raffreddare gli animi. Due episodi gravissimi, inspiegabili. Una sola certezza: la colossale balla del partito dell’amore non regge più. In una piazza Venezia piena di cittadini aquilani, che chiedono solo di essere ascoltati dal governo e di “poter parlare, visto che i telegiornali raccontano sempre che va tutto bene”, le forze dell’ordine alzano i manganelli e due dei pacifici manifestanti finiscono coperti dal sangue. “Il sisma ci crepa, il governo ci abbatte”, lo slogan sui cartelli, si concretizza, mentre l’idea tanto sponsorizzata da Berlusconi, del Pdl come partito dell’amore, si sgretola sotto gli occhi dei presenti e nelle menti attonite di chi segue a distanza. Il quadro si completa pochi minuti dopo, nei  banchi di un Parlamento che si trasforma per qualche istante in un ring, con l’unica differenza che non si combatte ad armi pari: da una parte le parole del collega Barbato, dall’altra la violenza fisica dei deputati del Pdl. Barbato esprime un parere sul disegno di legge in questione, quello sulle nuove comunità giovanili del ministro Meloni, solo un’opinione, espressa con parole in alcun modo offensive; ma tanto basta a scatenare l’ira furente di alcuni deputati del Pdl, che non trattengono le mani e si lasciano andare a calci, spintoni, senza più capacità di controllo, mossi da una folle foga distruttiva, che invade i banchi dell’Italia dei Valori e arriva perfino a disintegrare il computer dell’onorevole Palagiano, che viene letteralmente calpestato. Una scena inaudita, indegna di un’aula parlamentare, ma in assoluto di una società civile. Pochi istanti bastano a provocare a Barbato un “trauma contusivo della regione zigomatica e all’occhio destro” e una “cefalea post-traumatica”, con il risultato di “15 giorni di prognosi”, dice il referto ospedaliero. Dopo i vari De Angelis, ex militante di Terza posizione, Rampelli, ex ala dura dell’Msi romano, Nola, probabilmente coinvolto direttamente nel pugno sferrato al collega, tenteranno in ogni modo di smentire quanto accaduto. Ma i fatti bastano a sfatare il mito del partito dell’amore e non lasciano dubbi sul fatto che il Pdl è il partito dell’odio, dell’ira, dell’intolleranza. E non solo dentro i banchi parlamentari, stando ai commenti che leggiamo oggi sui siti del Giornale e di Libero. Riporto testualmente: “Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dare una pizza a questo energumeno, maleducato come il suo capo…Speriamo che qualcuno gli dia un bel cartone nel muso anche a lui”; “La testa dovevano spaccargli, imbecille”; “Barbato, ringrazia che invece del ceffone, non ti hanno tirato una bella statuetta del Colosseo”. Potrei proseguire per pagine e pagine, ma non vado oltre, credo basti a far comprendere il clima di veleno che aleggia, oltre che dentro la maggioranza parlamentare e governativa, anche tra i suoi fedeli, infettati ormai irrimediabilmente da questa malattia che Berlusconi ha tentato fino alla fine di far passare per amore e che non è altro se non un insieme di pulsioni negative, patologiche e distruttive.

Commenti

Dissenso e incriccati (Luigi De Magistris)
  • Le indagini della magistratura evidenziano l’esistenza di un sistema illegale nella gestione del denaro pubblico con il coinvolgimento anche del capo della Protezione civile. Lo stesso a cui il Governo stava per concedere l’impunità giudiziaria nell’ambito della privatizzazione del Dipartimento, che doveva diventare una SPA per consentire ai signori della cricca di avere le mani ancor più libere ed i portafogli ancora più gonfi. Prima ancora della magistratura, gli aquilani - che inizialmente avevano, se non altro per disperazione, sperato nel presidente del Consiglio, il quale prometteva (falsamente) la rinascita dell’Abruzzo - hanno manifestato per la verità. In un contesto difficile: l’Aquila è militarizzata per cui anche distribuire volantini ed esprimere dissenso è sconveniente. E’ nato così il “popolo delle carriole”: cittadini che pacificamente chiedono alle istituzioni di dar conto dei soldi pubblici destinati alla ricostruzione; che vogliono capire perché fu sottovalutato il precedente sciame sismico sfociato nella scossa in cui crollò la casa dello studente, preferendo invece invocare - come fece Bertolaso - l’incriminazione per procurato allarme di uno scienziato ritenuto deviato; che insistono per la ricostruzione del centro storico e della stessa casa dello studente al posto della politica di “deportazione” dei cittadini aquilani verso altri lidi. Il Governo ha dato due risposte: la solita litania delle promesse di un’immediata rinascita - mentre gli amici di Berlusconi e compari fanno affari sui morti e sulla macerie - e l’incriminazione di esponenti del “popolo delle carriole”. Si è giunti addirittura a sequestrare le stesse carriole - con cui i cittadini trasportano i calcinacci della morte - in quanto corpo del reato. Il reato è quello di esprimere opinioni dissenzienti nei confronti di bugiardi e ladri di Stato. Come se tutto questo non bastasse, l’altro giorno a Roma gli abruzzesi - che sulla loro pelle hanno vissuto una tragedia che ha distrutto vite e storie - sono stati accolti dal manganello di Stato. Ritorna in tutta la sua virulenza la strategia della criminalizzazione del dissenso. Come per i no-global a Napoli e Genova nel 2001. Il regime non vuole dissenso. Gli italiani devono mettersi in testa che nel Paese va tutto bene. Non devono credere a magistrati sovversivi o giornalisti cattivi. Il popolo ha, invece, il diritto di sapere che cosa è accaduto in Abruzzo. Lo vuole capire l’Europa che ha destinato oltre 400 milioni di euro per questa area. I soldi pubblici non sono della cricca e non devono essere depredati dalla borghesia mafiosa: essi spettano alla ricostruzione. Vogliamo che con il denaro pubblico si ricostruisca l’Abruzzo nella sua storica bellezza, vogliamo sia restituita dignità ad un popolo onesto e coraggioso che non merita la repressione di Stato, magari ordinata da quegli stessi che, da un lato, depredano i soldi pubblici e, dall’altro, criminalizzano chi osa dissentire verso le menzogne di Stato.
11 luglio 2010  http://www.unita.it/news/luigi_de_magistris/101044/dissenso_e_incriccati
LA SINISTRA E IL MANGANELLO, PER NON DIMENTICARE...TU DICI CHE IL REGIME DI CENTRODESTRA NON TOLLERA IL DISSENSO, ALLORA RIPROPONGO COSA FECERO I GOVERNI DEMOCRATICI E TOLLERANTI DI SINISTRA... LA POLITICA DEL MANGANELLOCol "centro-sinistra'' al governo è ritornato in auge anche il manganello, come ai tempi di Mussolini, Scelba e Craxi.E' impossibile dar conto del numero delle manifestazioni operaie, giovanili, studentesche e popolari che sono state brutalmente e selvaggiamente caricate dalle "forze dell'ordine'' in questi cinque anni dal Nord al Sud del Paese.Ne ricordiamo solo alcune. 13 settembre '96, cariche contro la manifestazione antileghista a Torino; febbraio '97, cariche contro i lavoratori Lsu e disoccupati a Napoli e contro i lavoratori delle pulizie a Roma; marzo '97, ancora cariche contro i lavoratori delle pulizie a Roma; giugno '97, violente cariche duranta la manifestazione antisecessionista; autunno '97, repressione contro gli studenti a Lecce, Milano, Roma, Massa e Genova, cariche contro gli antifascisti romani che protestavano contro la commemorazione della "marcia su Roma'', contro gli allevatori che protestano contro le quote latte nel bresciano e nel vicentino e contro gli ambulanti "abusivi'' a Milano; gennaio '98, cariche contro gli studenti a Napoli e sgombero dell'università a Roma; maggio '98, cariche contro gli operai dell'Alfa di Pomigliano d'Arco (Napoli); luglio '98, cariche contro i lavoratori della "Belleli Off-shore'' di Taranto e le lavoratrici Postalmarket a Milano; ottobre '98, cariche contro la popolazione di San Giusto a Prato che protesta contro la discarica, contro i forestali a Catanzaro, contro gli studenti di Torino e gli antirazzisti di Trieste; novembre '98, cariche contro gli studenti antifascisti a Firenze e gli studenti di Milano; dicembre '98 cariche contro gli studenti che contestano il premier D'Alema a Lecce e sgombero di sette istituti a Catania. Per tutto il 1999 e il 2000 si susseguono ripetute e selvagge cariche poliziesche a Napoli contro i disoccupati e Lsu.
 c'è un video su youtube........http://www.youtube.com/watch?v=1oIUL9QRdw0
AHAHAHAHAH POPOLO DI FRUSTRATI...COME FAREBBERO SENZA BERLUSCONE, DI CHE PARLEREBBERO, COSA SCRIVEREBBERO, CON CHI SE LA PRENDEREBBERO, E IL BIFOLCO AFFARISTA  CHE LAVORO FAREBBE?
Cosa faremmo senza quel P2ista? Semplicemente vivremmo meglio,credimi
a parte che questa del "cosa fareste senza b." è gia' stata detta e ridetta da altri pappagalli......per cui, consiglierei di aggiornarvi un po'....cmq, è meglio essere "frustrati" che servi narcotizzati....
anche la citazione della canzone di Rino Gaetano è vecchia.......e non ricordo nemmeno chi l'ha postata, la volta scorsa.....forse uno di quegli assidui visitatori di questo blog, affetti da "sindrome di personalità multipla"......:-))
Ti sbagli, è la prima volta che viene citato Rino Gaetano, ma se pure l'avesse fatto qualcun altro a mia insaputa, quale sarebbe il problema, per me rimane il miglior cantautore italiano, ironico e anticonformista, non etichettabile politicamente perchè SPIRITO LIBERO.
vai a bestemmiare in un altro blog
IO PARLO DOVE CAZZO MI PARE, TI BRUCIA LA VERITA', TACI TU E LE TUE MENZOGNE.
Il diritto di parlare dove ti pare è un diritto NON riconosciuto dal tuo leader. Quest'ultimo infatti ha affermato, ad esempio, che la libertà di stampa non è un diritto assoluto (contrariamente a quanto sostiene Fini). Ordunque, stando a quanto afferma il TUO leader, TU non puoi parlare DOVE ti pare, non puoi dire ciò che ti pare, non puoi offendere chi ti pare. La libertà di espressione, voialtri la confondete troppo speso con la libertà di esser aggressivi e gratuitamente offensivi. E' l'unica "arma" che avete. Altre non ne conoscete. Se hai un minimo di intelligenza e di ritegno, hai capito. Diversamente, hai qualche problema. In ogni caso, come si dice....."passi lunghi, e ben distesi!!!"
Non dare lezioni tu che sei un'esperta nell'arte dell'insulto, fai una severa autocritica e chiudi il becco.
Complimenti x l'eloquio civile,forbito e rispettoso della dignità altrui
E' esattamente come il vostro nei confronti del premier, il PDL e i suoi elettori, quindi cambia discorso che è meglio.
un altro difensore d'ufficio!!!!!
Stefy.....è sempre lo stesso.......ti ho risposto (non ricordo più dove) già stamani.......ancora non ti sei stufata??? Vedo che sia tu che Gianni ancora sprecate tempo ed energia.......siete davvero ammirevoli.....
Tu sei pregata di di non dire sciocchezze, prova ciò che dici, se sei in grado, altrimenti taci, il fatto di avere le stesse idee di un altro utente non significa essere la stessa  persona altrimenti io potrei dire che tu e Stefy siete la stessa persona, è chiaro?
ma quanti nomi utilizza quello della panda?
No ti sbagli ne utilizzo una trentina, siamo un esercito...LE MILIZIE DEL PDL...ALLARMI ALLARMI SIAM FASCISTI TERROR DEI COMUNISTI...
Guarda, io ne ho intercettati almeno 5......comunque, quanti basta per far apparire che si tratti di una "folla di dissenso" (immagina una faccina che si rotola dalle risate)Piuttosto, parlando di cose e persone serie, ti segnalo il "passaparola" odierno di Travaglio http://www.youtube.com/watch?v=bmK56R3HoPI Se hai tempo, stasera Travaglio è su La7 da Telese/Costamagna.
Hai indovinato, mi rotolo dalle risate nel vedere un branco di frustrati rancorosi che schiumano rabbia e vomitano veleno quotidianamente contro Berluscone perchè... non potreste fare altro visto che non esiste un'alternativa di governo ma solo un accozzaglia impresentabile senza idee e leader.
ok, grazie mille.
http://rassegnatastampa.mlblog.it/se-unaggressione-fascista-diventa-una-rissa/Ieri un parlamentare dell’Idv, Franco Barbato, è stato ferito con un pugno al volto da un deputato del Pdl, nel corso di un’aggressione da parte di esponenti dello stesso partito. Tutto questo è avvenuto in Parlamento, durante l’esame del Ddl Meloni sulle comunità giovanili. Il Disegno di Legge voluto fortemente dalla Ministra Giorgia Meloni ha suscitato da tempo parecchi dubbi e polemiche, perché le conferisce totale potere decisionale sulla destinazione dei fondi messi a disposizione dal governo, e perché pare un regalo di Berlusconi alla Meloni per aver abbandonato Fini e essersi schierata dalla sua parte nelle faide intestine che dilaniano il PDL.Questo era il momento del riscatto per tutta l’ala del PDL che fa capo alla Meloni, tutti ex-MSI cresciuti nel Fronte della Gioventù e altri movimenti di estrema Destra, che dopo anni vissuti da reietti finalmente vedevano la possibilità di mangiare al lauto banchetto berlusconiano, erogando fondi statali a chi pare a loro con i criteri che paiono a loro. E’ quindi comprensibile che alcuni di loro si siano parecchio infervorati quando L’Onorevole Barbato ha apostrofato la Meloni come “Vecchia, perché ricorre a una logica di vecchia politica che fa rabbrividire anche Pomicino e Mastella». Naturalmente, da (ex?) picchiatori fascisti, non hanno resistito a utilizzare la violenza per imporre la propria opinione.Come avrà gestito la stampa Berlusconiana questa brutta situazione, creata da quei bifolchi nostalgici del Duce e di Almirante? Per fortuna di Minzolini non ci sono immagini dell’accaduto, dato che il non sveglissimo cameraman del parlamento ha preferito puntare la telecamera sulla Vice Presidente della Camera Rosy Bindi.Una volta risolto il problema del video, si può buttare tutto in caciara, trasformando tutto in una rissa e paragonando un intervento rigoroso di opposizione a un insulto triviale. A dire il vero quasi tutti i media non hanno saputo resistere a incasellare la vicenda nel solito frame “i perlamentari sono peggio di noi si picchiano urlano strillano sono tutti uguali dove andremo a finire”, e ci è cascato anche qualche blog.
Che c'è di meglio di una sana scazzottata stile Bud Spencer e Terence Hill!!!!
gli animi non si sono stemperati ma accesi, anche il mio.Io ho vissuto quindici anni a Bologna, ora a Verona.Mi commuove ancora la Storia dei nostri partigiani e della Resistenza, più che ideologia è qualcosa che mi porto dentro.Quando abbiam perso le elezioni(2005?) da Fazio c'era Albanese con il suo personaggio Cettolaqualunque.Finisce la sua gag e serio, si toglie la parrucca, si avvicina alla telecamera e commosso, dico commosso, dice:" Ma allora tutto quello che ho fatto non è servito a niente?".Tutti abbiam cambiato stanza per nascondere le lacrime e io non piango facilmente.La sinistra e i centri sociali colpevoli?Mah, ricordo che si rifiutava di farli presiedere, una specie di allergia e rigurgito, in Piazz Maggiore, si non è democratico.Ma penso al passato e siccome le bambine brave vanno in paradiso e quelle cattive dappertutto, una bottarella ai fascisti, al diavolo i benpensati, non mi farebbe schifo!
Ancora tiri fuori i partigiani e la resistenza? L'Italia l'hanno liberata gli Alleati, non basta Giampaolo Pansa vs. ex amico di ideologia ad aver rivelato 60 anni di mistificazione e falsità. Dove erano quei vigliacchi che si alzarono con le armi in pugno quando i carri armati degli alleati erano alla periferia delle varie città liberate, settimane e mesi prima? Mentre inglesi, canadesi, americani, polacchi e italiani arruolati con gli alleati, i veri eroi, morivano a migliaia, i ns. partigiani cantavano Bella ciao" e se ne fregavano...salvo poi saltar fuori dalle loro tane rivendicando un posto al tavolo delle trattative, dopo aver fucilato il Duce che fino a qualche anno prima baciavano in effige sul comodino.
Hai mai sentito parlare di rastrellamenti nazisti? Di 10 Italiani uccisi x ogni Tedesco? Vabbè,lasciamo stare....Tu credi alle PanSane
Tu sei troppo ignorante, non hai mai letto un libro, non conosci la storia, ma  parte questo, li vedi i cimiteri con le croci delle migliaia di soldati americani, inglesi, polacchi, francesi ecc. che sono morti per liberare l'Italia? Quelli sono eroi insieme ai soldati italiani arruolati, non quei vigliacchi assassini di partigiani che colpivano a tradimento e scappavano provocando rappresaglie.
Se vuoi parlare di storia te la senti davvero di parlare delle centinaia di migliaia di morti da mettere sul tavolo della pace da Mussolini? Vogliamo parlare di cosa fece il fascismo in Russia,Grecia,Africa e dovunque andò a far danno? Lascia stare,camerata...Io sono ingegnere e posso tenerti testa,ma qui c'è gente molto + colta di me nel campo e ti possono rinfrescare i ricordi 1 pò meglio di me Impara a rispettare il pensiero altrui:Io Montanelli l'ho SEMPRE rispettato Vai al sito dei forzanovisti,su...
Non parlare sempre del Fascismo, sono 60 anni che ci rompete le p...con la vostra retorica penosa e le vostre menzogne, parla del comunismo e dei suoi 100 milioni di morti nel mondo! RIPETO, QUELLO FU COMUNISMO MARXISTA-LENINISTA, NON SOVIETISMO, DOCUMENTATI  E POI PARLA.
comunismo criminale......100 milioni di morti.....ma sei amico di guglielmo? è da mesi che ripete le stesse tue identiche cose......cmq tu e qualcun altro vi confondete con lo stalinismo che è stata un'atroce dittatura al pari del fascismo e al nazismo.....documentati tu.........e poi, parlare dello stalinismo NON cancella il fascismo e le cialtronerie compiute da quel vile di mussolini.......quindi se ritieni che parlando dello stalinismo si possa ottenere la redenzione della dittatura fascista, ti sbagli di grosso, a meno che, non sei anche tu un apologista del fascismo che cerca di convincerci a tutti i costi  che il fascismo è stato un ottimo regime fino al '39.......se è a cio' che vuoi arrivare, risparmiacelo....abbiamo già dato.........
Allora non riesci a vedere nessuna differenza tra Marx e Stalin? Dove hai sentito dire da Marx di bisogno di militarismo e burocratismo? Baffone era solo un tuo camerata con una retorica fintomarxista,Fabrizio/Guglielmo,ke anteponeva la logica FASCISTA al popolo
Ma quando Marx predica la rivoluzione, le masse proletarie al potere, l'annientamento della classe borghese, io ho letto Il Capitale, mi dici come cazzo li voleva raggiungere questi obiettivi se non con la violenza, possibile che non lo riconosci questo ? Lascia perdere Stalin, la Rivoluzione di Ottobre che doveva aprire la via al comunismo è stato o no un bagno di sangue?Io credo e chiudo il discorso, che se VOI, UNICI AL MONDO, CONTINUATE A NEGARE I CRIMINI ORRENDI DEL COMUNISMO ALLORA VOI LI APPROVATE E ANDATE CONTRO LA VERITA' STORICA ORMAI ATTESTATA ANCHE DA STORIOGRAFI DI SINISTRA.
questo virus del revisionismo storico sembra aver infettato parecchi.....un altro che da' dei vigliacchi ai partigiani...mah! è vero che la storia non è come la matematica, ma quì si sta esagerando....
Giusto!
Ascolta io ho dato all'Unibo stora romana, greca, contemporanea, moderna, dell'ebraismo, delle civiltà indigene d'America, tesi su E.de Luca : TACI , NON FIATARE SULLA RESISTENZA E PARTIGIANI, VAI NEL BLOG DI FORZA NUOVA E/O SIMILI.TACI
VI IMBESTIALITE QUANDO SI SMONTA IL CASTELLO DI FALSITA' E MENZOGNE CHE AVETE COSTRUITO IN 60 ANNI, DICEVATE CHE PURE LE FOIBE ERANO UN INVENZIONE,EH?
I fatti gravi sono due: la voilenza ed il tentativo di furto con destrezza.Che Barbato non affermasse un parere ma una costatazione dei fatti è dimostrata, a mio modo di vedere, dalla reazione spropositata e violenta di coloro a cui Barbato addebitava comportamenti scorretti.Barbato correttamente e svolgendo precisamente il suo ruolo ha denunciato un tentativo di appropriazione indebita di fondi da parte di una fazione del PdL mascherandola di provvedimento a favore dei giovani.In un momento di crisi finanziaria generalizzata, in un momento in cui il Presidente del Consiglio taglia  i fondi alle Regioni e taglia tutto il tagliabile dimostrando con i fatti che la crisi c'è ed è realissima, questi disonorevoli cialtroni vorrebbero intascare fondi erogati dallo Stato. Bene ha fatto Barbato e dire chiaramente cosa stava succedendo, ed a quanto mi è sembrato di capire dalle cronache scritte in merito ai fatti di ieri qualcosa ha tentato di dire perfino la Ministra Meloni non proprio concorde con quel provvedimento cercando di esternare un addolcito ammonimento ai suoi richiamandoli a maggiore responsabilità in merito al provvedimento che si stava trattando.La violenza poi è inconcepibile, ma se ci pensiamo bene è una ideologia dominante nelle istituzioni del 2010, poitrei spingermi fino ai confini delle celle dei tribunali arrivare al loro interno e scorgere la figura esile di Stefano Cucchi pestato dagli agenti penitenziari fino alla morte, oppure passare velocemente attraverso fatti di intollerabile discriminazione razziale verso gli immigrati respinti come criminali ed abbandonati nelle mani dei loro carnefici, oppure tornare alla giornata di ieri per le strade di Roma e scorgere i celerini (quelle dell'antisommossa) bardati per andare in guerra contro i terremotati aquilani; la violenza nel 2010 è ancora più inconcepibile, se ci fermiamo alla condizione dei singoli, i poliziotti che ieri bastonavano i terremotati sono gli stessi che qualche settimana fa protestavano contro il governo per i tagli ai loro stipendi ed ancora pende sui loro stipendi un ulteriore taglio che il Governo nega, ma si sa che questo Governo quando nega è come se affermasse, ed ieri bastonavano altra povera gente come loro che protestava contro lo stesso Governo che nega ai terremotati aquilani la cittadinanza Italiana e la dignità di essere Italiani (come quelli di Giampilieri direi).E' strana l'Italia del 2010 modellata dal signor Silvio Berlusconi, una Italia priva di servizi, priva di manutenzioni, priva di progettualità a medio e lungo periodo, priva di fondi, priva di ogni bene primario per la vita civile di uno Stato degno.Allora è il caso di incominciare ad interrogarci e pretendere chiarezza, non si può passare nello spazio di due anni da una situazione economica che stenta a stare al passo con la crescita della comunità degli Stati europei ma che un tantino continua a crescere ad una condizione di reale decrescita e pericolosa esposizione a derive speculative.Facendo un esempio semplice, comprensibile a tutti, se lo Stato (anche se a fatica) in passato è riuscito a stare dentro lo standard produttivo degli altri Paese significa che comunque ha avuto un sistema economico che ha osservato una serie di regole e misure che hanno garantito una produttività ed un consumo di beni; se siamo arrivati al punto che si ferma il processo di produzione e questo implica una drastica diminuzione dei consumi probabilmente non sono state rispettate quelle regole.Ma l'aspetto semplice riguarda il Bilancio dello Stato, se lo Stato incassa le tasse e queste non subiscono soste, anzi nel tempo cresce la percentuale impositiva lo Stato a consuntivo dovrebbe avere un bilancio positivo. Invece continuano a dirci di conti in rosso, di impossibilità di spesa perchè non ci sono i fondi. Questo non è assolutamente credibile.Se le tasse sono riscosse dallo Stato dopo della riscossione lo Stato i soldi delle tasse li deve avere nelle proprie casse, per usare una allegoria fisica.Non si può affermare che le casse dello Stato sono vuote, anzi prima di volere affermare ciò, l'oratore dovrebbe dirci perchè queste casse sono vuote.Possiamo ipotizzare che le casse sono vuote perchè lo Stato non ha riscosso, ma questo ci appare inverosimile anche perchè i dipendenti se li sono sempre visti decurtare gli importi per tasse dalle loro buste paga tutti i mesi.Oppure ipotizziamo che le casse sono vuote perchè lo Stato non appena ha incassato ha subito elargito quei fondi totalmente. In questo caso bisogna essere molto chiari e precisi. Non sembra che i servizi e le manutenzioni delle infrastrutture dimostrino questo impegno finanziario.Il Bilancio dello Stato, suddiviso in capitoli di spesa, funziona con un meccanismo di previsione per il quale le spese del bilancio del 2010 sono stabilite previsionalmente nel 2009; ad ogni capitolo di spesa corrisponde uno o più enti afferenti a quello specifico capitolo di bilancio; qundi è estremamente agevole comprendere che le politiche di spesa sono anche abbastanza governabili e quantificabili anche in via previsionale e quindi non dovrebbero rappresentare una incontrollabile novità nè per i ministeri nè per i ministri.Questa etereità o aleatorietà però dell'argomento economico-finanziario dello stato non convince.Sì ci possono essere sprechi ci possono essere disfunzioni e situazioni distorte di spesa ma non possono essere di dimensioni tali da distrarre al destinazione stabilita per l'ordine di centinaia di milioni di euro rastrellate dello Stato attraverso le tasse.Allora è compito di noi cittadini capire dove stanno finendo le risorse dello Stato, quindi per delega è compito dei nostri rappresentanti presso le istituzioni (i Parlamentari) chiarire bene cosa sta succedendo.Il Bilancio dello Stato era diventato quasi un argomento di cui parlare sulle cronache dei quotidiani solo poche settimane fa, ma prontamente è sparito dal dibattito della politica, non è corretto. Prontamente sono saltati fuori fatti clamorosi a distogliere l'attenzione sulla salute del bIlancio dello Stato.Io una mia personale idea me la sono fatta, ed è direi anche sotto gli occhi di tutti, quel piccolo e maldestro meccanismo utilizzato da quattro imitatori di Berlusconi è lo stesso meccanismo che il Berlusconi vero (non la fotocopia, per usare un modo di dire in voga presso certa politica contemporanea ma da me aborrato) sta applicando da anni per drenare sistematicamente fondi dalle casse statali facendole confluire in quelle sue personali.Infatti il suo personale patrimonio cresce e non può essere spiegato solo con la pubblicità sulle sue reti televisive o sui suoi canali aziendali a rendere così tanto proficuo il settore pubblicitario in un momento di crisi generale in cui la gente non compra più i volumi di prodotti di qualche anno fa e credo neanche le aziende siano disposte a investire fortune finanziarie in pubblicità che non sia ripagata dai risultati del flusso di vendite. Ma lui continua a veder crescere il suo patrimonio personale in contro tendenza con le dinamice economiche nazionali e internazionali.Non voglio qui inserire altri scenari ma uno che sicuro potrebbe essere ispezionato senza ledere diritti privati è il flusso di denaro dello Stato che finanzia le attività private perchè i fondi elargiti sono dello Stato cioè di tutti noi, l'utilizzatore finale è privato e se mai è quest'ultimo a dovere dire se con quei fondi ha pagato quello che ha detto allo Stato oppure lo ha allegramente intascato per se.Sembra a questo punto che io sia andato ben oltre i fatti di violenza di ieri in Parlamento, ed invece proprio l'avere denunciato furberie sottobanco ha provocato quelle razioni violente.E' chiarissimo che chi sta rubando non vuole farlo sapere perchè ha capito che se non se ne parla si può rubare di più e con notevole profitto. Viceversa occorre la violenza per stroncare immediatamenti i buonintenzionati ficcanaso.Insistere in questa direzione credo sia il compito essenziale dei nostri delegati, quindi Donadi e Barbato continuate in questa direzione con sempre maggiore fermezza e convinzione a noi vostri deleganti fa piacere e vi sosteniamo in ogni modo.
a proposito di utilizzatore finale, avrai fatto caso alla "fretta" di questi ultimi tempi ad "arraffare" il più possibile, in termini economici, di potere, di impunità.....leggendo il tuo post, mi è venuto in mente un atricolo che avevo appena letto, e che propongo qui: Il vero piano-casa di Berlusconi: «Milano 4» ad Arcore
  • L’unico che davvero ci spera è il sindaco di Arcore, l’avvocato Marco Rocchini, 70 anni:«Non c’è un centesimo in cassa, noi sindaci siamo costretti a scalare vetri insaponati. Personalmente non ho dubbi, sono favorevole all’investimento immobiliare di Berlusconi nel nostro comune, sarebbe un grande aiuto. Ma, purtroppo, ogni volta che c’è di mezzo Berlusconi si scatena la bagarre». Il primo cittadino di Arcore, targato pdl, si trova nelle condizioni di molti amministratori italiani costretti a guidare le loro comunità con risorse sempre più misere a causa dei tagli del governo. Ma Rocchini potrebbe contare su un generoso piano di investimenti immobiliari che il concittadino Silvio Berlusconi ha in mente di realizzare nel territorio confinante con la sua residenza. Il piano dell’Immobiliare Idra, società del gruppo Fininvest della famiglia Berlusconi, prevede investimenti per circa 200 milioni di euro, per costruire villette-palazzine che verrebbero date in affitto a giovani coppie. Il territorio interessato parte da Villa San Martino, residenza del premier acquisita negli anni Ottanta grazie alle mediazione dell’avvocato Cesare Previti e dove trovò rifugio e lavoro lo stalliere Vittorio Mangano l’”eroe” di Marcello Dell’Utri, e si estende fino al fiume Lambro e oltre, se fossero concesse le deroghe e i permessi necessari. Perché quella che è stata battezzata la “Milano 4” di Arcore è un’iniziativa imprenditoriale che è destinata a realizzarsi, se davvero si farà, su un’area di 250.000 metri quadri all’interno del Parco del Lambro, alla quale sono interessate tre province (Monza e Brianza, Lecco, Como). Sulle prime indiscrezioni del progetto ci sono state polemiche e battaglie, apprezzamenti e dichiarazioni di guerra. Come stanno le cose? Il sindaco Rocchini spiega:«Non è vero che io o il comune abbiamo autorizzato il piano. Il progetto non è stato nemmeno protocollato. Un paio di mesi fa gli amministratori di Idra si sono presentati da me e mi hanno illustrato il piano di investimento. Ho ascoltato e le dico che personalmente sono favorevole perché questa iniziativa cambierebbe il futuro di Arcore e della zona intorno, potremmo ottenere 20 milioni di oneri di urbanizzazione e Idra si è impegnata a restaurare Villa Borromeo d’Adda, a creare una casa di riposo per anziani, a realizzare due sottopassi per la ferrovia, piste ciclabili e altre opere. Insomma, tutti progetti che il comune oggi non è in grado di sostenere. Sarebbe utile per tutti poter discutere pacatamente di questa proposta, valutare gli aspetti positivi e quelli negativi e poi decidere. Ma quando c’è di mezzo Berlusconi diventa difficile, era già successo quando presentò il piano di allargamento della sua residenza...». Fausto Perego, ex assessore all’Urbanistica e oggi consigliere pd ad Arcore, è uno di quelli che si è battuto contro l’estensione della Villa del premier e oggi è contrario al piano “Milano 4”. Argomenta: «Il comune non ha nemmeno il Piano Generale del Territorio e ora dovremmo consentire a Berlusconi di gettare una colata di cemento compromettendo il Parco e il futuro dell’area sulla cui tutela tutti, destra e sinistra, ci eravamo impegnati. Le contropartite offerte da Idra sono importanti per la città, ma non possiamo farci prendere perché abbiamo fame. Il territorio va salvaguardato, è il nostro patrimonio principale». La proposta di Berlusconi. comunque, è una di quelle che fa discutere e divide non solo perché c’è di mezzo il premier e i suoi enormi interessi. La notizia di un investimento così importante in un’area ricca ma duramente colpita dalla crisi economica sembra fatta apposta per mantenere l’attenzione politica e mediatica, come se ce ne fosse ancora bisogno, sempre su Berlusconi. Nei mesi scorsi, proprio attorno ad Arcore e alle tre ville di proprietà del premier in Brianza, si sono consumate tragedie sociali come il licenziamento degli operai della Yamaha, la ristrutturazione della Dalmine, i tagli della Celestica e ancora la vertenza della Carlo Colombo con gli operai sul tetto a protestare. Berlusconi entrava e usciva con la sua Audi blindata da Villa San Martino, passava davanti ai picchetti operai, ma poi in tv negava la crisi e invitava all’ottimismo. Oggi come un mecenate generoso offre al suo comune l’opportunità di un ricco investimento, sempre giocato, però, sulla deroga dalle regole: costruisco le case, porto lavoro e soldi, ma voi fatemi usare il Parco. La partita di “Milano 4” non è naturalmente solo una questione economica, assume, come teme il sindaco di Arcore, una forte connotazione politica proprio perché c’è di mezzo Berlusconi. Il premier nuota in Brianza e in Lombardia in piena libertà e con grandi appoggi. La sua rete è talmente articolata e solida che non ci si sorprende più di nulla. Ad esempio il vicepresidente della provincia di Monza, Antonino Brambilla, riveste tranquillamente il ruolo di consulente della Immobiliare Idra, mentre il presidente del Parco valle del Lambro è Emiliano Ronzoni, fedelissimo di Formigoni, che dovrebbe decidere sui permessi. Non resta altro che attendere la decisione di Arcore dove la prossima primavera si andrà al voto e c’è aria di ribaltone. Il sindaco Rocchini è stanco e ha già fatto la sua scelta:«Io non mi candido più».
07 luglio 2010http://www.unita.it/news/italia/100890/il_vero_pianocasa_di_berlusconi_milano_ad_arcore
Il governo Berlusconi ha assegnato finora 20.000 case agli abruzzesi, la sinistra avrebbe fatto molto peggio, in Umbria dopo anni i terremotati ancora aspettano la casa. La manifestazione di Roma è degenata per colpa dei soliti militanti dei centri sociali che hanno aggredito le forze dell'ordine, questa è la verità; il sindaco dell'Aquila farebbe bene ad amministrare invece di fare il capopopolo istigatore, si vergogni!
per caso, hai visto i TG di regime? la stessa cosa l'ho ascoltata da fede!!!.....per favore, smettiamola di dare la colpa SEMPRE ai centri sociali. capisco che per voi è un capro espiatorio perfetto per giustificare sempre tutto e tutti, ma "giocare" ogni volta questa carta non vi fa onore. ammettere, ogni tanto, gli errori, sarebbe piu' dignitoso..... e poi, l'invito che fai a cialente, vorrei lo rigirassi al tuo pres.del consiglio, che invece di governare, pensa a come "fregare" gli italiani: da ultimo ti segnalo l'emendamento "anti-mesiano" che sospenderebbe processo Fininvest-CIR o l'emendamento che permetterebbe al tuo idolo di estinguere il contenzioso tributario per il lodo mondadori pagando una somma ridicola!!!! leggi ad personam, solo leggi ad personam!!!
Rispondi alla mia domanda? Si sono infiltrati o no i centri sociali spalleggiati da quel sindaco cialtrone? Hanno tentato o no di sfondare il cordone di polizia? Chi ha provocato i disordini? Sei per la legalità sempre e comunque o solo quando ti fa comodo? Ecco, allora finiamola di dare la colpa al tg1, questi sono i fatti, documentati anche dalla carta stampata.
scusa, da cosa si è capito che c'erano infiltrati dei centri sociali? e poi, chi lo ha scritto? il giornale del capo, per caso? ah, vabbè....
No, l'ho letto sul Messaggero, tu continua a leggere solo l'Unità, la tua Bibbia."Terremoto, Chiodi: gli incidenti di Roma     provocati da infiltrati alla manifestazione" I sindacati di polizia: scontri opera di provocatori. Gli scontri di ieri a Roma sono stati causati da provocatori dei centri sociali, i poliziotti si sono comportati al meglio. Lo affermano i sindacati di polizia, Siulp, Siap, Sap e l'Associazione nazionale funzionari di polizia. «I momenti di tensione che si sono registrati tra un gruppo  di professionisti del disordine e gli appartenenti alle forze di polizia durante la manifestazione di ieri dei cittadini aquilani - spiega Felice Romano, segretario generale del Siulp - non intaccano assolutamente la professionalità degli operatori di polizia e le ragioni della protesta dei pacifici cittadini abruzzesi».
Il Messaggero....Grande Sorgente di Verità calata dall'alto....Non era forse Caltagirone quello ke rispondeva al telefono:"A Frà,ke te serve?"indicando così la propria etica nella politica?
Mi spieghi invece quali sarebbero le eccelse fonti giornalistiche alle quali ti abbeveri, l'Unità, La Repubblica, Il Fatto...beh, lascia perdere che è meglio...
Povero San Pelato Vergine e Martire,detentore della Verità giornalistica...
Il Messaggero non è di proprietà di Berluscone, pure quella è una fonte inattendibile? Lì c'è scritto chiaramente che gli incidenti sono stati provocati da infiltrati appartenenti ai centri sociali, secondo quanto confermato dai sindacati di polizia...a no, anche quelli sono nelle mani di Silvio, non bisogna credergli...
Tutta la mia solidarietà a Francesco Barbato, onesto Deputato della Repubblica Italiana nell'esercizio delle sue funzioni istituzionali, vigliaccamente colpito da un Onorevole Energumeno del Partito dell'Amore dell'Odio dei Ladri perché il suo intervento dava molto fastidio all'attuale Casta Politica al potere in Italia.  Fuori in piazza, invece, i terremotati dell'Aquila venivano caricati dalla Polizia perché manifestavano democraticamente contro i soprusi e le gravi inadempienze che subiscono sotto il Governo di Papi e Bertolaso.  A che punto siamo arrivati? Nel 1920 gli scalmanati energumeni di Benito & C. correvano su e giù per l'Italia a manganellare chi non la pensava come loro. Tagliavano loro i capelli e facevano ingoiare ai malcapitati di olio di ricino a damigiane. In Parlamento si accappigliavano continuamente e Matteotti venne assassinato! Speriamo di non arrivare a questo punto, ma la strada intrapresa dal Partito dell'Odio non lascia presagire niente di buono... 
LEGGETE COSA FECERO I GOVERNI DEMOCRATICI E TOLLERANTI DI SINISTRA A PROPOSITO DI MANGANELLI... LA POLITICA DEL MANGANELLOCol "centro-sinistra'' al governo è ritornato in auge anche il manganello, come ai tempi di Mussolini, Scelba e Craxi.E' impossibile dar conto del numero delle manifestazioni operaie, giovanili, studentesche e popolari che sono state brutalmente e selvaggiamente caricate dalle "forze dell'ordine'' in questi cinque anni dal Nord al Sud del Paese.Ne ricordiamo solo alcune. 13 settembre '96, cariche contro la manifestazione antileghista a Torino; febbraio '97, cariche contro i lavoratori Lsu e disoccupati a Napoli e contro i lavoratori delle pulizie a Roma; marzo '97, ancora cariche contro i lavoratori delle pulizie a Roma; giugno '97, violente cariche duranta la manifestazione antisecessionista; autunno '97, repressione contro gli studenti a Lecce, Milano, Roma, Massa e Genova, cariche contro gli antifascisti romani che protestavano contro la commemorazione della "marcia su Roma'', contro gli allevatori che protestano contro le quote latte nel bresciano e nel vicentino e contro gli ambulanti "abusivi'' a Milano; gennaio '98, cariche contro gli studenti a Napoli e sgombero dell'università a Roma; maggio '98, cariche contro gli operai dell'Alfa di Pomigliano d'Arco (Napoli); luglio '98, cariche contro i lavoratori della "Belleli Off-shore'' di Taranto e le lavoratrici Postalmarket a Milano; ottobre '98, cariche contro la popolazione di San Giusto a Prato che protesta contro la discarica, contro i forestali a Catanzaro, contro gli studenti di Torino e gli antirazzisti di Trieste; novembre '98, cariche contro gli studenti antifascisti a Firenze e gli studenti di Milano; dicembre '98 cariche contro gli studenti che contestano il premier D'Alema a Lecce e sgombero di sette istituti a Catania. Per tutto il 1999 e il 2000 si susseguono ripetute e selvagge cariche poliziesche a Napoli contro i disoccupati e Lsu.